sabato, marzo 10, 2007

Pc per il 56%, analfabetismo digitale per gli altri

"UNA LINEA che spacca il Paese a metà. Un confine invisibile tra l'Italia digitale e l'Italia dell'analfabetismo tecnologico: da una parte le famiglie e le persone che padroneggiano computer, Internet, e banda larga; dall'altra i pensionati, le casalinghe e chi non conosce l'inglese, sempre più esclusi dall'universo della tecnologia quotidiana. Una spaccatura che, dati alla mano, difficilmente verrà ricomposta nei prossimi anni."

"Altro fenomeno emergente è quello della piattaforma unica. Le possibilità offerte dai processi di convergenza, sia tecnica che di servizi, "stanno spingendo le famiglie ad un interesse crescente verso un'offerta integrata, da parte di un unico fornitore che sia responsabile di tutti i servizi di comunicazione: telefonia fissa e mobile, Internet a banda larga, televisione digitale a pagamento".

giovedì, marzo 08, 2007

La questione dei beni comuni

"La questione dei beni comuni è essenziale. Parole nuove percorrono il mondo - open source, free software, no copyright - dando il senso di un cambiamento d'epoca. Oggi, infatti, il conflitto tra interessi proprietari e interessi collettivi non si svolge soltanto intorno a risorse scarse, in prospettiva sempre più drammaticamente scarse come l'acqua. Nella dimensione mondiale assistiamo ad una creazione incessante di nuovi beni, la conoscenza prima di tutto, rispetto ai quali la scarsità non è l'effetto di dati naturali, ma di politiche deliberate, di usi impropri del brevetto e del copyright, che stanno determinando un movimento di "chiusura" simile a quello che, in Inghilterra, portò alla recinzione delle terre comuni, prima liberamente accessibili. Questa scarsità artificiale, creata, rischia di privare milioni di persone di straordinarie possibilità di crescita individuale e collettiva, di partecipazione politica."

stralcio dal discorso che Stefano Rodota' ha tenuto a Montecitorio per l'apertura della Conferenza internazionale dell'Unione interparlamentare

martedì, marzo 06, 2007

negate in informatica

" (ANSA) - BRUXELLES, 5 MAR - Donne italiane negate in informatica: alle prese con internet e computer, dopo le bulgare, sono le peggiori dell'Ue. Secondo Eurostat, il 64% delle donne italiane non ha alcuna conoscenza del web, contro il 44% della media Ue, ma ben distanti dalle esperte danesi (solo 18% non ha alcuna conoscenza di internet). E il quadro non cambia molto nella classifica riferita agli uomini: il 54% e' negato in informatica; il 23%, pero', ha un livello elevato di conoscenza."
...negato e' un termine un po' duro ma rende l'idea.

giovedì, marzo 01, 2007

senza cultura digitale...

da punto informatico soliti interessanti spunti di riflessione con al centro sempre lo stesso "problema"...

"Secondo il sottosegretario per le Riforme e l'Innovazione nella PA Beatrice Magnolfi "sono state introdotte alcune novità, come il protocollo elettronico, che però non sono diventate prassi in tutte le amministrazioni. Abbiamo situazioni in cui le tecnologie si sono sovrapposte all'uso della carta."
"... il problema non sono le normative, sono le persone, l'insufficiente cultura digitale della PA italiana. "
"...La Finanziaria ci impone anche di realizzare il market place, il sito frutto del lavoro dell'osservatorio del CNIPA, in cui le soluzioni open source diventano patrimonio comune. Il bello è che ormai tutti parlano di standard aperti, mentre qualche anno fa c'era il rifiuto di questi temi, sembrava che parlarne fosse cosa da comunisti".