sabato, maggio 13, 2006

Avanti così? meglio di no.

I Fondi paritetici interprofessionali e la formazione continua

Agli altri ritardi rispetto all'Europa, l'Italia aggiunge anche quello sulla formazione degli adulti: nel 2004 solo il 6,8% degli individui fra i 25 e i 64 anni ha partecipato a corsi di istruzione e formazione, contro il 10,6% della media dell'Europa a 25; per gli occupati la quota è del 7,2% contro l'11%. Le imprese che svolgono attività formativa sono il 25%, rispetto a più del 60% della media Ue, coinvolgendo il 26% dei lavoratori contro il 40%. Ciò ha conseguenze sulla produttività del lavoro: quella oraria italiana è pari all'88% della media Ue.
L'investimento in formazione delle imprese è aumentato da 900 milioni nel 2000 a 1.600 nel 2004. Il 55% della spesa in formazione si realizza nelle imprese con più di 250 addetti, che hanno più che raddoppiato gli investimenti.
Nel 2004 gli occupati che hanno partecipato a un corso di formazione sono stati il 4,5%: la media sale al 25,8% per i post-laureati, al 12,2% per i laureati, e scende all'1,9% per quelli con la licenza dell'obbligo.

(Nota. I dati riportati sono ricavati dal Rapporto sulla Formazione continua 2005 del Ministero del Lavoro e da elaborazioni dei Fondi.)

per approfondire:
Fondi Paritetici Interprofessionali
I Fondi Interprofessionali e la Formazione continua

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